E’ con profondo rammarico che Unamsi deve dare la triste notizia della morte di Umberto Solimene, già professore di Terapia medica e Medicina termale all’Università di Milano, oggi presidente del Centro di Ricerche in Bioclimatologia e Medicina termale presso lo stesso ateneo e dal 2014 presidente della FEMTEC, primo italiano a dirigere la Federazione mondiale del Termalismo, nata nel 1937. Ma oltre a tutto questo Solimene, 81 anni, era un giornalista medico scientifico, aderente alla Federazione internazionale (IFJ), e da oltre 15 anni Socio, nonché grande amico e sostenitore di UNAMSI. Tanto che lo scorso novembre, in occasione del 73/o congresso della Federazione, conferì la Targa FEMTEC proprio a Unamsi, per il suo impegno nel giornalismo scientifico con una divulgazione basata sull’evidenza. Non a caso, l’ultimo congresso internazionale era stato dedicato da Solimene al tema del ‘Termalismo nelle società in cambiamento’, “nel quale – aveva sottolineato – la ricerca scientifica è stata la grande protagonista, ponendo le basi per un suo ulteriore incremento, unico modo per assicurare un grande sviluppo futuro alle terapie termali”. E anche per questo suo convincimento e questo impegno e il continuo stimolo ai Centri termali a impegnarsi nella Ricerca, la sua morte resta una grande perdita per tutta la comunità scientifica.
Da alcuni anni si era trasferito a Mosca, dove viveva con la moglie Natalia Chaurskaya, direttore dell’Accademia Russa del Turismo. Le circostanze della sua morte non sono ancora certe, ma sembra sia avvenuta per un infarto improvviso mentre si trovava con la moglie in una località fuori Mosca, dove si era recato per assistere a un concerto.
Un abbraccio a lui e ai suoi cari.