In collaborazione con SIOMMMS – Società Italiana dell’Osteoporosi del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro, GIBIS – Gruppo Italiano Bone InterdisciplinarySpecialists, GISMO – Gruppo Italiano Studio Malattie Metabolismo Osseo

Il Premio, realizzato grazie al contributo non condizionato di Abiogen, si pone l’obiettivo di diffondere una maggiore conoscenza della malattia e, soprattutto, sulla sua prevenzione.

FEDIOS

Federazione Italiana Osteoporosi e Malattie dello Scheletro, fondata nel 2007, è l’unica associazione italiana di pazienti affetti da osteoporosi, diffusa su tutto il territorio nazionale, con sezioni locali in quasi tutte le regioni.

E’ impegnata a:

  1. promuovere campagne d’informazione e di sensibilizzazione sociale e politica nell’ambito dellaprevenzione dell’osteoporosi e delle malattie dello scheletro;
  2. promuovere attività di sostegno alle richieste dei pazienti con osteoporosi;
  3. sensibilizzare le istituzioni nazionali e regionali deputate alla rimborsabilità dei farmaci per la prevenzione e la terapia dell’osteoporosi;

UNAMSI

Unione Nazionale Medico Scientifica di Informazione è una libera Associazione senza fini di lucro, costituitasi a Roma nel 1957. Riunisce i Giornalisti iscritti all’Ordine (professionisti e pubblicisti) che si occupano di comunicazione e informazione sui temi della Sanità, della Salute e della Ricerca biomedica.

Nei suoi oltre 65 anni di attività, UNAMSI ha contribuito con varie iniziative alla diffusione dell’educazione sanitaria in Italia, favorendo l’aggiornamento professionale dei Giornalisti e la promozione attraverso i Media di una corretta e completa divulgazione medico-scientifica tra il grande pubblico

SIOMMMS– Società Italiana dell’Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro

E’ la più importante Società Scientifica che in Italia si occupa dell’osteoporosi, delle malattie metaboliche dello scheletro e dei disordini del ricambio minerale (malattie ghiandolari quali l’iperparatiroidismo, disordini complessi quali le alterazioni scheletriche in corso di insufficienza renale, la calcolosi renale etc.).

La SIOMMMS raccoglie più di 550 iscritti, organizza congressi annuali e corsi di perfezionamento; grazie alla presenza di validi ricercatori di fama nazionale ed internazionale, rappresenta per l’Italia un punto di riferimento per tutte le problematiche concernenti le malattie dello scheletro e del ricambio minerale.

La SIOMMMS affonda le sue radici nella Società Italiana del Metabolismo Minerale (SIMM), nata a Verona nell’ottobre del 1979 grazie all’entusiasmo di un centinaio di appassionati della materia; successivamente, dopo la fusione con la Società Italiana dell’Osteoporosi (SIOP), giunge nel 2000 all’attuale denominazione.

GIBIS – Gruppo Italiano Bone InterdisciplinarySpecialists

E’un’associazione fondata nel 1994 senza scopo di lucro che promuove lo studio e la conoscenza di patologie ossee di particolare rilevanza clinica e con importanti ripercussioni sulla salute pubblica e sulla spesa sanitaria nazionale.Si impegna a:

  1. favorire e sostenere ricerche attinenti alle Malattie Metaboliche e Fragilizzanti dello Scheletro (d’ora in avanti denominate MMFS);
  2. organizzare ricerche cliniche e attività culturali sulle MMFS;
  3. promuovere e realizzare attività e iniziative formative a favore di professionisti dell’assistenza sanitaria finalizzate all’aggiornamento professionale, in conformità alla normativa vigente e alle direttive ministeriali o degli Enti istituzionalmente preposti alla tutela della salute e della formazione;
  4. valutare l’opportunità e la possibilità di realizzare, con o senza la collaborazione e il coinvolgimento di associazioni di pazienti, attività e iniziative formative e sociali a favore e nell’interesse delle persone affette da MMFS per cercare di dare risposte concrete ai loro bisogni assistenziali insoddisfatti;
  5. collaborare con Ministero della Salute, Regioni, Aziende Sanitarie, Società Scientifiche, istituzioni e organismi pubblici e privati che operino in ambito sanitario e non;
  6. elaborare e supportare totalmente o parzialmente studi e progetti di ricerca nel settore delle MMFS;
  7. redigere o collaborare alla stesura di linee guida e raccomandazioni, in collaborazione con le Agenzie per i Servizi Sanitari Regionali (o con Enti pubblici equiparati o assimilati), con le Società Scientifiche e con la Federazione Italiana delle Società Medico-Scientifiche (FISM).

GISMO– GruppoItaliano Studio Malattie Metabolismo Osseo

E’ un’associazione senza scopo di lucro costituitasi nel 2019 a Bologna che si occupa di:

  1. promozione degli aspetti scientifici e culturali che riguardano la diagnosi, la prevenzione e la terapia delle Malattie del Metabolismo Osseo e dell’Apparato Articolare;
  2. favorire lo scambio culturale in un’ottica interdisciplinare, favorendo l’attivazione di Congressi, Simposi, Corsi formativi, studi epidemiologici e pubblicazioni scientifiche;
  3. favorire la cooperazione con Società Scientifiche aventi interesse al Metabolismo Osseo – Minerale, e dell’Apparato Articolare mediante l’organizzazione di simposi in comune, ovvero la convergenza su specifici programmi di ricerca;
  4. promuovere iniziative di ricerca scientifica nel Settore delle Malattie del Metabolismo Osseo e dell’Apparato Articolare,
  5. svolgere attività di formazione verso i Medici e gli Operatori Sanitari;
  6. certificare, sulla base di dati oggettivi, la competenza delle strutture che si occupano delle Malattie Metaboliche dell’Osso e dell’Apparato Articolare
Scenario

L’Osteoporosi è una patologia metabolica dello scheletro che spesso passa inosservata fin quando non si verifica una frattura da fragilità. Utilizzando i criteri diagnostici dell’Organizzazione Mondiale della Sanità per l’osteoporosi basati sulla determinazione della BMD, nel 2019 in Italia gli individui affetti da osteoporosi erano 4.359.000, di cui circa l’80% erano donne.Si stima che nel 2019 in Italia si siano verificate 568.000 nuove fratture da fragilità, equivalenti a 1.560 fratture/giorno (o 60 all’ora). Si tratta di un leggero aumento rispetto al 2010, equivalente a un incremento di 1,0 fratture/1.000 individui, per un totale di 20,6 fratture/1.000 individui nel 2019.

Il “lifetime-risk” di frattura dell’anca all’età di 50 anni negli uomini e nelle donne era rispettivamente del 7,7% e del 19,2%, posizionando l’Italia nel terzile superiore di rischio sia per gli uomini che per le donne. Si prevede che il numero annuo di fratture osteoporotiche in Italia aumenterà da 133.000 a 702.000 nel 2034.

Una frattura vertebrale raddoppia il rischio di avere una frattura di femore entro un anno e quintuplica il rischio di avere una nuova frattura vertebrale in assenza di trattamento adeguato. Inoltre, è noto come la presenza di fratture vertebrali influisca negativamente sulla qualità di vita del paziente e ne aumenti la mortalità, con incremento dei relativi costi socio-sanitari. In Italia, nel 2019 il numero annuo di decessi associati a frattura è stato stimato in 105 ogni 100.000 abitanti di età ≥50 anni, rispetto alla media UE27+2 di 116/100.000. Il numero di decessi correlati a fratture è paragonabile o superiore a quello di alcune delle cause di morte più comuni come il cancro ai polmoni, il diabete e le malattie croniche delle vie respiratorie inferiori.