Tunisi – Talassoterapia con marchio di qualità. E’ un servizio unico al mondo quello proposto in Tunisia dove l’Ente Nazionale per il Termalismo e l’Idroterapia è strutturato all’interno del Ministero della Salute e ogni centro termale (pubblico o privato) deve rispondere alle stringenti regole di un ben preciso protocollo ministeriale.
Regole sottolineate dal Ministro della Salute Abdellatif Elmaki nell’incontrare un gruppo di giornalisti italiani dell’ UNAMSI che a Tunisi e a Djerba hanno preso parte a una ‘tre giorni’ incentrata sulle indicazioni mediche e salutistiche della Talassoterapia, così come è praticata in un’infinità di stazioni termali, la gran parte all’interno degli alberghi della costa tunisina.
”In particolare, il protocollo tunisino – ha detto Slahéddine Montacer, Direttore generale dell’Ufficio Nazionale del Termalismo – impegna le strutture a precise regole di igiene, sicurezza, qualità delle attrezzature e dei prodotti utilizzati, personale terapeutico (obbligatoria la supervisione di medici), linee guida”. Le acque ad esempio vengono prese in mare ad almeno 600 metri dalla costa. E alcuni fra i Centri migliori sono dotati di un ciclo quotidiano di ricambio.
Piscine interne ed esterne con acqua di mare riscaldata, idromassaggi mirati per determinate patologie, fanghi argillosi o a base di alghe marine, Hammam (bagno turco), massaggi con gli olii e le tecniche più diverse (tipici quello alla crema di datteri e il ‘massaggio berbero’ a base di olio di oliva e polvere di chiodi di garofano), sale fitness o con tapis roulant e ciclette immerse nell’acqua: ”La talassoterapia tunisina – ha osservato Rzig Oueslati, direttore generale aggiunto dell’Ufficio Nazionale del Termalismo – sposa i trattamenti medici curativi con forme di turismo basate sul relax e il benessere”.
Innumerevoli le pubblicazioni scientifiche sui benefici della talassoterapia come adiuvante nelle terapie per le malattie reumatiche (osteoartrosi, tendiniti, fibromialgie), dermatologiche (acne, psoriasi, dermatiti), dell’ apparato respiratorio (rinosinusiti, bronchite cronica), del sistema circolatorio (flebopatie), medicina riabilitativa. Molte di queste sono state citate da Umberto Solimene (docente dell’ Università di Milano e Segretario generale FEMTEC – Federazione Mondiale di Hidroterapia e Climatoterapia), nel corso di un seminario a conclusione della visita.
Una per tutte quella sulla fibrobialgia, sindrome con dolore muscolare cronico associato a rigidità che interessa il 3-4% della popolazione femminile e lo 0,5% maschile: ”Una ricerca olandese pubblicata su Rheumatology nel 2007 – ha ricordato Solimene – mostra un netto miglioramento della salute generale di 128 pazienti, mantenuto per almeno sei mesi, in seguito a trattamenti di talassoterapia di 1/2 settimane in 35 Spa della Tunisia. Il tutto – conclude la ricerca – a costi limitati, da 885 a 1300 euro compreso viaggio aereo e soggiorno”.