Elena Cattaneo: “Senza verifiche e fatti non è Medicina”

Dall’Università di Milano ‘Unistem Day 2015’, Giornata dedicata allo studio delle staminali che ha coinvolto sui temi della Ricerca 20.000 studenti medi di tutta Europa – Le differenze fra scienza e pseudoscienza, risultati validati e ‘bufale’

MILANO – Ogni nuova terapia, ”per essere tale deve passare per ripetizioni e verifiche pubbliche. Servono fatti! Altrimenti non è scienza. Altrimenti non è Medicina”. Lo ha spiegato Elena Cattaneo, neurobiologa dell’Università Statale di Milano e Senatrice a vita, nell’ambito dell’ ‘Unistem Day 2015’, manifestazione ideata proprio dalla ricercatrice milanese nel 2009 e diventata oggi uno dei più importanti eventi di divulgazione scientifica a livello europeo, che ha coinvolto oltre 20.000 studenti delle scuole superiori, riuniti nei locali dell’università milanese oltre che in altri 35 atenei italiani e 11 europei (spagnoli, svedesi e del Regno Unito).
“La scienza altro non è che un modo pragmaticamente efficace – osserva la ricercatrice milanese, nella foto con il Premio Grande Ippocrate ricevuto nel 2008 dall’UNAMSI – per spiegare fenomeni e risolvere problemi. Le staminali sono solo uno dei numerosi ambiti in cui ricercare significa spingersi in uno spazio libero, inesplorato. Lavorare sulle cellule staminali embrionali per sviluppare neuroni che un domani potranno essere utilizzati in medicina rigenerativa è estremamente affascinante e ci spalanca nuovi orizzonti del sapere”.
Ad esempio, ottenere i neuroni giusti per il Parkinson dalle cellule staminali, per Cattaneo “oggi non è fantasia, è fattibile”. Ma “ciò ancora non significa – avverte la scienziata – che esiste una cura, che per essere tale deve passare per ripetizioni e verifiche pubbliche. Servono fatti! Altrimenti non è scienza. Altrimenti non è Medicina”.
La mattinata è stata occasione per lezioni, filmati, dibattiti, visite a laboratori ed eventi ricreativi che hanno aiutato gli studenti ad avvicinarsi al ‘metodo scientifico’, a scoprire come funziona la ricerca scientifica. E’ stato un dialogo tra scienziati, tecnici e giovani studenti per rendere la scienza partecipata e far comprendere cosa significa essere scienziati oggi e come la scienza può essere mezzo di conoscenza e di progresso. Ma anche informazione sugli ultimi importanti traguardi raggiunti dalla ricerca sulle cellule staminali in Italia (in primis la rigenerazione della cornea).
Così Luca Pani, Direttore Generale di Aifa, ha spiegato come nasce un farmaco e a quante prove una molecola debba sottostare per essere infine considerata tale. Così come Salvo Di Grazia ha messo in luce le ‘bufale’ più comuni degli ultimi anni, dall’ “inconsistenza scientifica” dell’omeopatia (“provare per…non credere”) alla “leggenda” dei vaccini che provocano l’autismo, fatto smentito dalla ricerca scientifica nazionale e internazionale.
E all’ indomani della chiusura del caso Stamina (la cui storia giudiziaria è stata illustrata dal magistrato Amedeo Santosuosso), Unistem Day 2015 è stato pure un’occasione per indicare con chiarezza ai più giovani la sconfinata differenza tra scienza e pseudo-scienza, tra un risultato scientifico validato dai fatti e le ‘bufale’ che imperversano a tutto danno dei cittadini, e dei più deboli fra loro, e per ribadire il valore fondamentale della prova scientifica come unico criterio che deve guidare le scelte dei cittadini – e della politica – in materia di salute.