Contraccezione e sessualità. La SIGO offre aiuto online

Sono sempre di più gli italiani che si informano in rete sulla propria salute. Dalla Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia un’iniziativa per un uso virtuoso e consapevole del web

MILANO – Niente e nessuno sfugge al fascino di Internet. E dopo lo shopping, l’informazione e l’entertainment, è arrivato ora il turno della salute. Il potere comunicativo e la facilità di utilizzo della Rete, difatti, sta sempre più influenzando le abitudini degli italiani arrivando ormai anche a condizionare il proprio modo di curarsi e rapportarsi con il mondo della sanità.

A confermarlo è stato nei mesi scorsi il Censis all’interno dell’ultimo rapporto sulla situazione sociale italiana, che ha fotografato un’abitudine divenuta ormai prassi nel nostro Paese: cercare informazioni online sulla salute. Secondo l’istituto di ricerca, 4 persone su 10 navigano infatti abitualmente in rete alla ricerca di informazioni di natura medico-scientifica, per lo più finalizzate a meglio comprendere o verificare l’esattezza delle indicazioni e delle diagnosi del proprio medico o specialista.
Una tendenza, questa, confermata recentemente anche da un’indagine promossa da GfK, su un gruppo di donne italiane, e da uno studio internazionale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità che ha rivelato come il 22% dei soggetti d’età compresa tra i 20 e i 30 anni utilizza il web come prima fonte di informazioni sui temi della contraccezione e della prevenzione delle gravidanze indesiderate. Secondo lo studio solo il 16% si rivolgerebbe al ginecologo, preferendogli anche la madre (29%), i compagni di scuola (24%) e il migliore amico (20%). Tutto questo mentre nel resto del mondo il 20% delle donne sembra sottovalutare il rischio di rimanere incinta durante rapporti non protetti.

Un ‘minisito’ dove trovare le informazioni giuste
“Percentuali che ci hanno spinto a muoverci per intercettare le under 30 che rischiano di affidarsi a fonti su Internet spesso non certificate”, spiega a tal proposito il prof. Paolo Scollo, Presidente nazionale della Società Italiana di Ginecologia e Ostetricia. “Per questo abbiamo deciso di rafforzare ulteriormente la nostra presenza online realizzando il minisito contraccezionesmart.sceglitu.it dove i ragazzi possano trovare informazioni utili su tutti i metodi a loro disposizione, anche i più recenti come i sistemi intrauterini che consentono una contraccezione sicura indipendentemente dell’adesione al trattamento”.
Da 10 anni, proprio la SIGO si è resa protagonista del progetto Scegli Tu (www.sceglitu.it), un vero e proprio consultorio online dove l’Associazione mette a disposizione i propri esperti per rispondere alle domande dei ragazzi. Un’iniziativa a cui si sono poi aggiunti anche degli appositi profili Facebook e Twitter e che nelle prossime settimane vedrà anche un massiccio intervento nei forum, nei blog e nei portali frequentati dai giovani.
“Scegli Tu si pone l’obiettivo di promuovere una migliore cultura sulla sessualità e la contraccezione consapevole tra gli italiani”, ha aggiunto il prof. Scollo. “Il progetto è nato dall’esigenza di colmare una lacuna: la mancanza di un vero e proprio programma di educazione sessuale e affettiva a livello nazionale”.

Una campagna di informazione sui siti Internet affidabili

E non finisce qui. Sempre la SIGO, inoltre, ha lanciato in questi giorni un’importante campagna di informazione per le frequentatrici del web allo scopo di indirizzare le donne verso siti affidabili e certificati.
“Vogliamo promuovere la sessualità consapevole tra i giovani ricorrendo anche a una preziosa risorsa come internet”, ha spiegato il prof. Mauro Busacca, Direttore dell’Ostetricia Ginecologia del Fatebenefratelli-Macedonio Melloni di Milano e Vice-Presidente SIGO. Ma “consultare internet non può e non deve sostituire il ginecologo. Il medico specialista può aiutare una donna a conoscersi meglio e guidarla verso una scelta contraccettiva adatta, duratura e responsabile. Al tempo stesso, assicura che il corpo femminile sia mantenuto in salute e che la fertilità sia preservata. Tutte le donne in età fertile dovrebbero recarsi dallo specialista almeno una volta all’anno. Quando vengono utilizzati contraccettivi, può essere necessaria una maggiore frequenza, soprattutto durante i primi periodi”.