
Ancora troppi medici con vecchie barriere culturali. Nella cura della sofferenza siamo il fanalino di coda europeo
MILANO – Il dolore può e "deve" essere tenuto al guinzaglio con un ragionevole e appropriato impiego di farmaci: quelli tradizionali (Fans), gli oppiacei e, se non bastasse, anche con neurostimolatori (pace-maker del dolore). Il “sintomo” dolore, infatti, non deve trasformarsi in “malattia”. Un male che, oltre alla sofferenza fisica, causa disturbi del sonno, sindromi ansioso-depressive, aumento di stress, disabilità, e spinge a consulti multipli di vari specialisti con grandi angosce e sprechi di denaro. Read more »