‘Dieta mediterranea’: nasce in Italia ma agli italiani piace meno

È la fotografia scattata dagli oltre 15.000 test compilati sul sito curarelasalute.com nell’ambito della ricerca GfK Eurisko sulle abitudini alimentari degli italiani, che non sono più quelle raffigurate da Renato Guttuso nella sua celebre ‘Vucciria’ (nella foto) esposta l’anno scorso all’Expo. E gli esperti, riuniti a Milano, denunciano: il 30% dei tumori è provocato da una dieta scorretta

MILANO – I dati parlano chiaro: solo 2 italiani su 10 consumano il corretto quantitativo di frutta e solo 3 su 10 di verdura (ma ritengono di comportarsi bene); solo 2 su 10 assumono in dosi adeguate i latticini e 3 su 10 le uova (entrambi alimenti ricchi di Vitamina D, fondamentale per la salute delle ossa e del sistema immunitario); solo 1 su 3 mangia pesce; solo 1 su 2 mangia a dosi raccomandate frutta a guscio (noci, nocciole o mandorle, ricchi di Omega 3 e Omega 6); 1 italiano su 2 beve meno di 1,5 litri di acqua al giorno. Lo denuncia il professor Michele Carruba, Direttore del Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano, presentando a Milano i risultati della ricerca condotta nell’ambito della campagna d’informazione Curare la Salute.

Frutta e verdura di colore diverso
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) raccomanda di consumare almeno 3 porzioni di frutta e 2 di verdura al giorno, preferendo prodotti di stagione (hanno un contenuto di vitamine più elevato) e di colori diversi (per ruotare i componenti nutritivi), e mangiare salumi non più di una volta la settimana e la carne 2 o 3 volte, privilegiando carni magre e bianche e pesce (fonte di acidi grassi insaturi quali gli Omega 3).
“I dati emersi evidenziano come la dieta degli italiani sia povera anche di Omega3, acidi grassi che contribuiscono a far funzionare bene il cuore, mantenere normali la pressione sanguigna e il livello dei trigliceridi nel sangue”, commenta Carruba, che aggiunge: “Il fenomeno, analizzato dalla ricerca GfK risulta particolarmente rilevante nelle fasce più giovani della popolazione: 64% mangia poco pesce mentre il 73% poca frutta a guscio”. Non solo. “E’ fondamentale – precisa – assicurarsi di bere giornalmente il giusto quantitativo di acqua, in particolare con l’avanzare dell’età, poiché questa sostanza, oltre ad intervenire in tutte le reazioni metaboliche dell’organismo, favorisce l’eliminazione delle sostanze di rifiuto e un’adeguata lubrificazione delle articolazioni”.

Tre tumori su 10 provocati da una dieta scorretta
A convincere gli italiani ad adottare un atteggiamento più salutare verso il cibo dovrebbe bastare l’allarme lanciato dagli esperti riuniti a Milano: il 30% dei casi di tumori è provocato da una dieta scorretta e squilibrata: troppe carni rosse, insaccati, pietanze particolarmente salate, snack, cibi ricchi di grassi e zuccheri, bibite gassate e zuccherate. Le neoplasie più influenzate da quello che mangiamo e dai chili di troppo interessano colon retto, mammella, pancreas, fegato, ovaio, rene, esofago, cervice e utero.
“L’Italia è una delle patrie della ‘dieta mediterranea’ eppure abbiamo il primato europeo di sovrappeso infantile: il 12% dei bambini è addirittura obeso”, rivela il farmacologo milanese.
“Curare la Salute”, giunta quest’anno alla terza edizione, nasce con l’obiettivo di informare e sensibilizzare la popolazione sull’importanza di prendersi attivamente cura di sé partendo dall’alimentazione e da uno stile di vita virtuoso. E’ patrocinata da ADI, Federfarma, FOFI, SIMG e Centro Studi e Ricerche sull’Obesità dell’Università degli Studi di Milano.
Per verificare le proprie abitudini alimentari collegarsi al sito www.curarelasalute.com ed effettuare il Test della Piramide Alimentare.